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La genziana

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Sarà oramai marcita la genziana                        

Il cui blu intenso specchiava testardo        

Quell’aria alta che tesa vibrava                      

Ed eri il centro esatto di due mondi                     

Mentre sembrava che quel tuo momento   

Per sempre uguale sarebbe restato.                    

 

Oggi che tutto quello è quasi andato                    

Soprattutto non essere codardo:                

Non rifuggirla, evitando il riscontro          

Fra questo tempo che pare ti sfrondi         

Col movimento lento di una frana             

E l’uomo che mai sei davvero stato.                  

 

Oh, puoi ridurla al suo sapore amaro,        

Puoi dirne il nome, sperando ti ascolti      

Se non un dio, qualcuno a cui sei caro,     

Puoi ricercarla, domandando ai volti           

Quello di santa e questo di puttana           

Che viso avrà il tuo antico sgomento.       

 

Te la ricordi ancora la genziana                 

Che faccia aveva venendoti incontro        

E il suo odore nel mentre ti guardava        

E poi da te ha distolto lo sguardo             

E dolcemente ti ha dimenticato                 

Più attenta a un nuovo alito di vento?         

                             Quin con D. Mar18

 

 Quin - 26/02/2019 01:25:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Grazie Salvatore,
credo tu abbia ragione, è altro da una metafora, quasi solo una parola, mi piacerebbe dire. Avevo in testa Rilke nella nona duinese:
"Bringt doch der Wanderer auch vom Hange des Bergrands
nicht eine Hand voll Erde ins Tal, die Allen unsägliche, sondern
ein erworbenes Wort, reines, den gelben und blaun Enzian."

"Ma il pellegrino dal pendio sulla cresta del monte non
porta a valle una mano piena di terra, indicibile a tutti,
ma una parola conquistata, pura, la gialla e celeste
genziana."

L’apprezzamento è ... apprezzato.

Un saluto

Quin

 Salvatore Pizzo - 26/02/2019 00:52:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Una genziana antropomirfizzata, ancor più che una metafora,forse per dire di quanto una relazione possa dirsi complessa, se non proprio tormentata...
Molto apprezzata, anche per il tono così discorsivo e coinvolgente.
Un saluto

 Adielle - 23/02/2019 13:40:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Quin della tua ospitalità, sono contento che ti sia interessato a Pozzoni, è autore potente, non so perché ma ho la sensazione che abbiate più di una cosa in comune. Ciao, un cordiale saluto.

 Quin - 23/02/2019 12:18:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Per Adielle (sono nuovo in questo luogo di parole, quindi neppure so come si risponde a un commento; provo così): che a un testo risponda un testo lo trovo giusto, rispettoso quantomeno del fatto che un testo compiuto abbandona l’autore, è cosa per altri, al meglio specchio, punto interrogativo.
Marginalmente l’autore-io ringrazia l’autore-tu del commento, che contiene alcuni passi molto divertenti (mi permetto di citarti: "dille che io ancora l’aspetto, che mi faccia uomo. Ma che quella cosa, che l’attesa è essa stessa piacere, è una trovata pubblicitaria della concorrenza.": se ne potrebbero fare con pochi aggiustamenti alcuni gustosi alessandrini non privi di senso).
Non conosco Ivan Pozzoni - ma a partire dalla tua suggestione di cui ti ringrazio lo sto leggendo in rete.
Cordiali saluti Quin

 Adielle - 23/02/2019 04:28:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Era neutra, per sua stessa ammissione, eppure a me sembrava avere un profumo buonissimo ma forse in realtà era neutra e il profumo buonissimo era il mio, chissà se ne è rimasto ancora un po’ nelle sue radici? Potrebbe farsi scavare a fondo, in cerca di un’oncia di quel profumo perduto, solo ne avesse voglia, d’altronde lei dispone di maestranze che io non mi posso permettere e di una natura maggiormente spendibile nel mercato del lavoro. Se la vedi dille che io ancora l’aspetto, che mi faccia uomo. Ma che quella cosa, che l’attesa è essa stessa piacere, è una trovata pubblicitaria della concorrenza. Certe poesie ti parlano, si dice ed è vero, così io ho risposto alla tua come fosse per me. Complimenti, mi ricordi il feroce poeta Ivan Pozzoni, lo conosci? Ciao, un cordiale saluto.

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